Autore: Lorenzo D'Onofrio

2

Elezioni regionali 2014: tre eccellenti notizie dalla Calabria e dall’Emilia Romagna

di Stefano D’Andrea Fino a quando non emergerà dal grembo del popolo un partito grande, i votanti diminuiranno. In quattro o cinque anni, arriveremo al 15-20%, almeno nelle elezioni regionali. Quando emergerà un partito grande, esso diverrà un grande partito. Molti cittadini hanno finalmente capito che il voto non è un gioco; che se voti sei corresponsabile, perché il voto non è una momentanea fiducia o uno strumento per non far andare al potere il...

0

Osservazioni sul documento Renzi-Giannini

di Paolo Di Remigio (ARS Abruzzo) Pur riconoscendo il «rischio che le nuove funzioni legate all’autonomia abbiano distolto l’attenzione dalla relazione con lo studente» (p. 47), il Rapporto firmato da Renzi e Giannini, La buona scuola, lungi dal ricusarla o almeno ripensarla, proclama di volerla «realizzare pienamente» (p. 62). Così corrobora il sospetto che l’autonomia scolastica sia un errore tecnico intenzionale, una delle tante riforme che, ad onta dell’augurio contenuto nel nome, mirano soltanto ad...

1

Apologia della politica

di Andrea Franceschelli (ARS Abruzzo) Uno studio del sociologo Ivan Krastev, “La protesta globale”, pubblicato lo scorso 30 giugno su “Aspenia”, la rivista dell’Aspen Institute, fornisce una visione cruda, ma molto chiara, dello snaturamento della democrazia nella sfera politica. Prima di riportare quanto scritto da Krastev, che nel descrivere le dinamiche oggetto del suo studio rivolge lo sguardo al panorama mondiale, vorrei focalizzare l’attenzione su alcune caratterizzazioni italiane. Dalla questione morale posta da Berlinguer nella...

1

No euro: ecco anche Berlusconi

di Stefano D’Andrea (da Appello al Popolo) Ho sempre sostenuto che limitarsi a dire “no euro” fosse un errore, perché l’euro sarebbe finito prima che si fosse formato un gruppo politico sovranista, senza che i sovranisti avessero contribuito minimamente a far venir meno l’euro, che va scricchiolando sempre più nell’opinione pubblica (e delle elite) di moltissimi stati europei. Ancora di recente ho sorriso di coloro che stimano più Grillo, Alemanno, Salvini e ora anche Fassina...

8

Tommaso Padoa-Schioppa e "Gli insegnamenti dell’avventura europea" (1999)

Riportiamo integralmente l’articolo a firma di Tommaso Padoa-Schioppa, dal titolo “Gli insegnamenti dell’avventura europea”, apparso nell’autunno del 1999 sulla rivista francese “Commentaire” (n° 87/1999), ringraziando Rocco Ricciarelli per la traduzione. Si tratta di una testimonianza sconcertante dell’ideologia antidemocratica-elitaria e del fanatismo liberista-antistatalista (o meglio liberale) che costituiscono le fondamenta immodificabili di tutta la costruzione dell’Unione europea. Un Padoa-Schioppa a ruota libera apriva, inoltre, una finestra inquietante sulle prospettive future del continente, fra l’esigenza di garantire una...

2

Il futuro salariale in €uropa

di Roberto Nardella (ARS Puglia) In queste ore il governo italiano, presieduto dall’affabulatore fiorentino, figlio di un inquisito per bancarotta fraudolenta, si sta apprestando a mettere in opera i “consigli” di U€ e FMI e le “gentili richieste” di CONFINDUSTRIA in merito alla riforma del mercato del lavoro, ribattezzato dal nostro premier, ennesimo non-eletto, (blow) job-act. Le linee guida da seguire scrupolosamente sono quelle tedesche. Sappiamo che gli ultimi dati diffusi dalla IFO (ist. di...

2

Il PATTO COSTITUZIONALE su cui si fonda la REPUBBLICA ITALIANA è stato rotto!

di Riccardo Paccosi (ARS Emilia Romagna) Ho cercato di evitare ultimamente di parlare di questi temi, ma i recenti sviluppi mi spronano a un riassuntino del mio punto di vista. In breve: il patto costituzionale su cui si fonda la Repubblica Italiana si è rotto. Essendo tale patto il fondamento legale dello Stato, la legittimità innanzitutto giuridica di quest’ultimo sta venendo meno. Perché dico questo? Per i seguenti motivi. 1) A partire dal governo Monti,...

0

L'ARS SCENDE IN PIAZZA… CON IL SUO APPELLO AL POPOLO!

Noi dell’ARS siamo scesi in piazza e nelle strade, per sollecitare la militanza… …e ci resteremo, fino a quando non vi girerete dalla nostra parte, fino a quando non ci ascolterete, fino a quando le nostre parole non riusciranno a svegliarvi… …e presto saremo ovunque, in ogni città, per riaccendere lo spirito combattivo delle migliori forze di questo Paese da ricostruire. Da soli non siamo niente, insieme saremo il futuro: sta nascendo il partito della...

4

VINCEREMO NOI

di Andrea Franceschelli (ARS Abruzzo) Esattamente un anno fa scrivevo quanto segue: “Perché la nostra società ha bisogno di creare IDOLI? Ve lo siete chiesto? Perché i media ci bombardano di messaggi che ci invitano al culto dell’Idolatria? La risposta è in latino: panem et circenses. I FANs e il conseguente fenomeno del FANATISMO sono strumentali al “potere”: 1) creano contrapposizioni e divisioni tra FANs dei diversi idoli; 2) distruggono lo spirito critico dell’individuo; 3) generano depressione e disistima nell’individuo,...

2

A PESCARA il 9 settembre, proiezione del documentario sulla GRECIA: "IL PIU' GRANDE SUCCESSO DELL'EURO"

A PESCARA il 9 settembre 2014, ore 20:00, presso LA LAMPARA (Viale della Riviera 170), la sezione abruzzese dell’ARS-Associazione Riconquistare la Sovranità presenta, in anteprima per l’Abruzzo, il documentario “IL PIU’ GRANDE SUCCESSO DELL’EURO“, realizzato in GRECIA da “i101“, prodotto da L.I.R.E., finanziato in crowfunding, per la regia di Matteo Nigro e Francesca Cangiotti (troupe in Grecia: Constantin Xecalos, Simone Curini, Mauro Piccolino). Un documentario sulla crisi in Grecia che mostra ciò che il senatore...

2

AUGURIO DI UNA BUONA ESTATE SOVRANISTA

di Domenico Lombardini (ARS Liguria) Cari compagni, care compagne, spero di trovarvi bene e spero possiate trascorrere una serena estate, anche in questi tempi difficili. Nell’angustia economica anche la vita si fa più piccola, le relazioni interpersonali rischiano di impastarsi di mali sentimenti, di invidia, di livore. Noi siamo irrimediabilmente e, secondo me, giustamente homo oeconomicus: il nostro compito di uomini è trovare la quadra tra la cura delle cose e la cura dell’anima, non...

1

IL NOSTRO COMPITO

di Gianluigi Leone (ARS Lazio) Riscrivo qui un messaggio che ho rivolto ieri ai soci dell’ARS (raccolti in un gruppo segreto di FB). L’approccio è quasi romantico, “carbonaro”, dal sapore vagamente ottocentesco, che può lasciare perplessi nell’era della comunicazione/distrazione di massa. Ma la scelta del criterio è perfettamente funzionale e proporzionata all’obiettivo da raggiungere: l’aggregazione di poche migliaia di persone consapevoli e organizzate. Naturalmente questo gruppo costituirebbe l’ossatura del futuro movimento. Se usassimo (avendone la...

5

PARTITO UNICO e PARTITO DELLA RIVOLUZIONE

Prima c’era il partito unico delle due coalizioni. Poi Monti tentò di aggiungere la terza coalizione, che Renzi però mangiò a colazione. Quindi, furono Grillo e Casaleggio a creare la terza frazione. A quando il Partito della Rivoluzione? Non ci sono scorciatoie. La strada è lunga ed è una strada che non va percorsa: va costruita. Ogni distrazione è una perdita di tempo, si tratti delle inutili elezioni europee o dei tentativi di formare liste...

0

LA LOTTA DI CLASSE NELLA COSTITUZIONE

di Stefano D’Andrea Il problema è: in un ordinamento costituzionale che riconosce la libera iniziativa privata, sia pure sottoponendola a vincoli, cosa è la coscienza di classe, come deve essere, quali le sue caratteristiche? La coscienza è coscienza di un soggetto collettivo; quale deve essere, dunque, lo scopo sociale del soggetto collettivo? Il PCI e il PSI proposero mai di abrogare i minimi tariffari e le altre tutele dei liberi professionisti (divieti di pubblicità e...

1

PERCHÉ PUÒ MORIRE UNA REPUBBLICA

di Stefano D’Andrea I partiti senza partecipazione e militanza di un cospicuo numero (milioni) di cittadini non sono partiti ma gruppi di potere. Una Repubblica senza veri partiti ma di gruppi di potere muore. Alla resa dei conti la morte di una Repubblica è colpa dei cittadini che non militano in partiti o non ne creano di nuovi. La Rivoluzione neoliberista è stata realizzata senza reazione di chi ha perduto il potere, perché i cittadini...