Resoconto della giornata milanese dell'ARS
Giampiero Marano
L’esordio milanese dell’ARS è avvenuto sabato 19 gennaio nelle sale della storica Villa Scheibler, situata nel rione popolare di Quarto Oggiaro. L’incontro con Fabrizio Tringali, coautore insieme a Marino Badiale del libro La trappola dell’euro, e con Stefano D’Andrea, presidente della nostra associazione, è stato organizzato da Aaron Paradiso.
Quest’ultimo, introducendo gli ospiti, ha sottolineato l’urgenza di ripensare l’identità nazionale in senso patriottico a partire da un’evidenza di fatto: con i suoi vincoli ferrei ispirati all’ideologia liberista l’azione sempre più oppressiva dell’Unione Europea ha messo in ginocchio l’economia italiana, non ultimo il settore agricolo.
Nel suo intervento Fabrizio Tringali ha evidenziato il carattere manipolatorio e mistificatorio dell’informazione mainstream relativa alla crisi che stiamo attraversando. Essa insiste ossessivamente sulla necessità di abbattere il debito pubblico distruggendo quanto rimane dello stato sociale novecentesco ma omette ogni riferimento alle gravi conseguenze dell’adozione della moneta unica, peraltro già preannunciate dagli economisti negli anni Settanta. E’ dunque proprio l’euro, non il debito pubblico, la causa primaria della catastrofe che sta disintegrando il tessuto socio-economico dei paesi mediterranei: una volta conosciutane la vera natura, la moneta unica va considerata un’autentica trappola, non solo un errore tecnico ma lo strumento di un disegno politico da contrastare senza remore né timori infondati.
Da parte sua, Stefano D’Andrea ha osservato come l’instabilità economica, seguita al passaggio dal mercato comune al mercato unico sancito dal Trattato di Maastricht, possa facilmente tradursi in instabilità politica: oltre al caso eclatante della Grecia, la situazione più grave è quella della Spagna, che rischierebbe una guerra civile se in un prossimo futuro la Catalogna dovesse pronunciarsi per la secessione. Il presidente dell’ARS ha inoltre auspicato il ritorno a politiche protezioniste e keynesiane che tutelino il lavoro e la produzione nazionale a scapito di fantomatici “diritti del consumatore”: in altre parole, si tratta di abbandonare la via delle liberalizzazioni e delle privatizzazioni fortemente sostenute in questi anni soprattutto dal centrosinistra.
Successivamente il pubblico ha potuto apprezzare il dibattito sui temi affrontati dai relatori, animato con passione e competenza dagli interventi di alcuni giovani studiosi e militanti. A margine dell’incontro i soci dell’ARS hanno concordato il varo di un foglio cartaceo da diffondere, per il momento, nell’area milanese e varesina. Due ragazze venete sono venute da Verona (Sabrina Montresor) e da Padova (Margherita Salmaso) per associarsi. Da Peschiera, sempre al fine di associarsi, è giunto Vincenzo Di Lillo. Pertanto, la giornata milanese, oltre ad aver consentito di mettere le prime radici a Milano è stata l’occasione per spargere semi in altre città del nord italia.