Seminario ARS-Reimpresa a Calatafimi-Segesta
Riccardo Gioè
Forse non è un caso che la prima Conferenza/Assemblea in Sicilia dell’Associazione Riconquistare la Sovranità si sia tenuta al Circolo XV Maggio a Calatafimi Segesta (TP). Ricordiamo infatti che il 15 Maggio del 1860 si tenne la celebre Battaglia di Calatafimi, in cui Garibaldi con i suoi mille riuscì a imporsi sulle truppe Borboniche, formate da circa 3000 militari guidati da Francesco Landi.
La Conferenza, tenuta dal Prof. Avv. Stefano D’Andrea, Professore Associato di Diritto Privato presso la facoltà di Economia dell’Università della Tuscia, affiancato dal Coordinatore Regionale di Reimpresa Area Sicilia, Dr. Salvo Fanara, ha fatto una panoramica dagli anni ’50 ad oggi della situazione giuridico/istituzionale degli Stati Europei, mostrando le differenze anzitutto fra concetti molto spesso confusi tra loro (Europa in quanto luogo geografico, Stati Uniti d’Europa, CEE ed UE), per passare poi ad argomenti più tecnici inerenti alla storia giuridico/monetaria Italiana recente, individuando ed analizzando le cause che hanno portato oggi alla situazione di impoverimento e di sofferenza di larghe fasce della popolazione di alcuni Stati dell’UE.
Sono state descritte le principali distorsioni dell’Unione e le motivazioni per cui oggi non è sostenibile continuare a far parte di un’UE con queste caratteristiche monetarie che prevedono un indebitamento degli Stati nei confronti di un’unica banca privata emittente moneta (la BCE), che di fatto presta il denaro agli Stati membri, dietro corresponsione di interessi usurai.
L’Italia, fino al 2001, possedeva piena sovranità monetaria, emetteva cioè la moneta a credito in un sistema fluttuante, con la possibilità quindi di svalutare la moneta nazionale in determinati frangenti per rendere più competitive le esportazioni di prodotti nazionali verso i mercati internazionali.
Un Seminario capace di mostrare i difetti strutturali di questo Euro che, così come si presenta oggi, avvantaggia progressivamente in maniera esclusiva la Germania a discapito di tutti gli altri Stati, consentendole di creare ingenti riserve di denaro e facendo indebitare pesantemente gli altri Paesi membri
Per l’Italia, un prezzo altissimo da pagare a questa Unione, che si traduce in un taglio del debito pubblico di 50 miliardi di euro l’anno per 20 anni (si allude all’inapplicabile Fiscal compact), cifre impossibili da raggiungere nonostante gli ingenti tagli alla spesa pubblica, quale la spesa per la sanità , per l’istruzione, per la previdenza, per l’ordine pubblico etc..
Una situazione che ha portato al collasso la Grecia, che vede una disoccupazione allarmante del 25% e l’approdo in parlamento di un partito neo-nazista (Alba Dorata) e che sta portando alla guerra civile la Spagna, con le intenzioni separatiste della Catalunya dal resto della nazione iberica.
Le soluzioni? L’unica realistica sembra essere quella di recedere dai Trattati Europei e di avviare la procedura di fuoriuscita programmata e pilotata dalla moneta unica per riprendersi tutti i vantaggi della piena sovranità Costituzionale, Politica, Economica e Monetaria.
In anni di continua recessione e di stallo dell’economia dei Paesi Occidentali, infatti, avere una tale quantità di limiti strutturali aggravati da un inevitabile aumento dell’indebitamento che comporta continui tagli al sociale, fa emergere in maniera sempre più evidente la necessità di agire con fermezza e risoluzione.
Chissà che Calatafimi non possa essere benaugurante per la nascita di un Movimento Nazionale che possa risvegliare le coscienze patriottiche degli Italiani tutti.
Noi ne siamo convinti, perché solo diffondendo la conoscenza di taluni aspetti contraddittori e controversi di questa Unione Europea poco coesa, si può mostrare una via d’uscita degna di un Paese che ha le capacità di risorgere con i propri mezzi.