AUGURIO DI UNA BUONA ESTATE SOVRANISTA
di Domenico Lombardini (ARS Liguria)
Cari compagni, care compagne,
spero di trovarvi bene e spero possiate trascorrere una serena estate, anche in questi tempi difficili. Nell’angustia economica anche la vita si fa più piccola, le relazioni interpersonali rischiano di impastarsi di mali sentimenti, di invidia, di livore. Noi siamo irrimediabilmente e, secondo me, giustamente homo oeconomicus: il nostro compito di uomini è trovare la quadra tra la cura delle cose e la cura dell’anima, non dando una esclusiva preferenza all’una o all’altra, se no si correrebbe il rischio di una deriva cosificante e reificante nel primo caso, o di un’adesione irrazionale a istanze pseudospirituali nell’altro. Siamo l’una e l’altra cosa assieme: più che una condizione, un movimento, un dinamismo.
Non sia il risentimento a governare i nostri atti. Gli antichi greci l’avevano ben capito: solo un’anima in pace con se stessa può creare un pensiero retto, solo dalla rettitudine e da un senso di pulizia interiore può generarsi il bello e quindi il giusto. Il peccato è il prodotto di un pensiero corrotto.
La situazione politica in questo paese è disperata e a, tratti, disperante, ma non siamo ancora giunti alla resa dei conti né credo, sulla falsariga di un millenarismo cui non concedo nulla, che l’attuale situazione europea sia peggiorata così tanto da pregiudicarne la sopravvivenza, e che deflagherà restituendoci una vita degna di essere vissuta. Non siamo ancora giunti al fondo, laddove il volto della bestia si paleserà senza ipocrisie e infingimenti democratici.
Ma siamo pronti, e sappiamo che, come scrisse Pasolini, Transumanar è Organizzar. L’attività poltica è cioè, nella sua essenza, un modo per trascendere la vita “bruta”, è un transumanar, un andare oltre i propri limiti, cui è necessario associare però l’organizzar, senza il quale tale trascendenza non avrebbe né forma né sostanza. Questo non è velleitarismo è pragmatica: l’uomo è un essere spirituale, non saperlo espone alla disfatta.
Allora, compagni e compagne, il mio auspicio è che il nostro transumanar sia puro, cristallino e scevro da qualsiasi forma di egoismo e volontà d’emergere: potete apprezzare già da voi quanto il brand anti-UE e anti-Euro stia ribaltando le sorti di partiti politici dati per morti o ingrassando i conti correnti di taluni personaggi che “divulgano”, con un senso di sovrana degnazione e di stucchevole autocompiacimento. E che il nostro organizzar sia preciso e metodico, un meccanismo ben oliato cui affidare il nostro cuore e la nostra intelligenza.
E stringiamoci a coorte, perché l’Italia chiamerà.
Il fondo non è ancora stato raggiunto ma poco ci manca. Per quanto riguarda il volto della Bestia, non serve andare lontano. Basta guardare ciò che sta avvenedo ai confini dell’Impero. Mi riferisco all’Ucraina, alla Libia e soprattutto alla striscia di Gaza dove è in corso un massacro spaventoso nella totale indifferenza, anzi complicità, degli USA e del loro protettorato UE. Sono schifato dal silenzio vergognoso del nostro quisling fiorentino e di tutte le cancellerie europee (tutti quisling anche loro ???). Temo che questa Unione Europea, prima o poi, ci porti in guerra.
Auguri a tutti e scusate lo sfogo.
Andate per valli e monti, nella casa che fu dei vostri nonni o nel paese dalla quale i vostri genitori vennero via per cercare fortuna altrove.
Tornate nei luoghi dell’infanzia, dove avete imparato la bellezza della Gioventù e perdetevi nei ricordi, non con vena malinconica ma come se pompasse in voi un arteria colma di passione, determinazione e fede.
Riempitevi gli occhi e l’animo con la Bellezza, prestate giuramento alle vostre famiglie che nella quotidianità in cui tornerete vi sia sempre quell’animo.
Andate a portare un saluto e un omaggio nella casa degli amici di sempre e in quelli di oggi, dite loro che in questo presente avete preso la decisione di non arrendervi, ma avete ritrovato la voglia di lottare.
Tornate dai viaggi con qualcosa che sia vostro, un sasso o una conchiglia, un ramo o un ricordo e mettetelo via, fra qualche anno lo riprenderete in mano e di colpo vi tornerà in mente il tempo in cui, attorno a voi, vi era solo sconforto e depressione ma quel giorno sarà testimone del viaggio più importante, l’aver vissuto da Uomini e da Donne.
L’eterno Viaggio della Vita, il cammino nella quale ci siamo ritrovati insieme.
Viva l’Italia che da Sovrana vivrà !