COSTRUIRE L'OFFERTA POLITICA

Stefano D’Andrea

Lo scopo pratico che ci proponiamo è aggregare persone al nostro progetto; aggregare persone e farle associare nel proposito di ingrandire l’associazione e tentare di dar vita al movimento. Noi non siamo un movimento che si rivolge all’elettorato passivo. Il movimento (ancora) non esiste.

Noi siamo un’associazione che vuole costituire il movimento. La militanza, la nostra attività sociale, è volta ad ingrandire l’associazione per poter poi costituire il soggetto: il movimento sovranista. Se riusciremo a costituire il movimento o soltanto una frazione di esso, per essere poi costretti ad allearci con altri gruppi sovranisti, lo dirà la storia. Noi intanto dobbiamo fare del nostro meglio. Tutto ciò che si può fare si deve fare.

Questo punto è molto importante e decisivo. Non tutti lo capiscono e anzi quasi nessuno, donde reiterati fallimenti. Noi dobbiamo “costruire l’offerta politica”, nel senso di dar vita al soggetto che farà l’offerta. La nostra attività politica consiste nel costruire il soggetto. Non è importante, per ora, che milioni di persone sappiano di noi: è decisivo raccogliere in un corpo unico 5.000 militanti. Per intenderci: è meglio che, tra due anni,  soltanto un milione di persone sappia della nostra esistenza e siamo 5.000, piuttosto che 10.000.000 di persone sappiano nella nostra esistenza e siamo 4.000. Costruito il soggetto collettivo  o “offerta politica” andremo in cerca della domanda. Non ci interessa il consenso di tutti, bensì il consenso di 5.000 militanti, tra i quali almeno 2000 capitani: persone che sappiano leggere e scrivere testi articolati, non asociali e possibilmente socevoli, radicati sui territori, votati alla militanza, disciplinati, equilibrati, capaci di tenere assieme persone con provenienza politica diversa, in modo che la militanza lieviti e divenga comunanza.

Naturalmente il soggetto collettivo – l’offerta – non è composto soltanto da 5000 militanti, bensì anche da una organizzazione razionale ed efficace nella quale essi sono inseriti, da idee, espresse nei nostri Documenti, e da un linguaggio comune che man mano si andrà formando.

In politica l’offerta crea la domanda, la quale, se è senza speranza, priva dell’offerta che sta attendendo, si dissolve ed è capace di votare il meno peggio del vecchio o improbabili nuovi movimenti o addirittura si perde nell’assenteismo: http://www.appelloalpopolo.it/?p=7371

Abbiamo altri due anni per costruire l’offerta politica sovranista. In certo senso, qualsiasi cosa accada nel frattempo è poco importante ed anzi ai fini del nostro progetto è irrilevante. In questi due anni dobbiamo marciare nella direzione che abbiamo tracciata, senza lasciarci distrarre dalle vicende politiche contingenti. Realizzare il progetto è più facile di quanto si creda. Tutto dipende da noi, dal nostro impegno, dalla nostra militanza.

(dalla relazione svolta nell’Assemblea nazionale di Pescara il 15 giugno)

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