LA CONFESSIONE DI STEFANO FASSINA…
di Gianluigi Leone (ARS Lazio)
Stefano Fassina racconta la deriva neoliberista della sinistra, salvo poi rifugiarsi ipocritamente sotto l’ala di Tsipras.
“Vedo un campo pieno di contraddizioni, confuso, smarrito… Il punto che a me preme sottolineare… è che la famiglia socialista, e noi con essa [e abbassa mestamente lo sguardo di fronte all’assurdo di inscrivere le attuali formazioni “di sinistra” nella nobile tradizione socialista… ndr], non è stata all’altezza della sfida che ha avuto di fronte…
L’ha scritto Martin Schultz nel suo libro… “La commissione europea è colpevole di aver portato avanti l’agenda neoliberista… e la cosa più tragica è stata che le tesi dei neoliberisti sono state riprese e applicate, seppur in forma attenuata, anche dai partiti socialdemocratici europei… che hanno liberalizzato il mercato del lavoro e deregolamentato quello finanziario“…
L’Europa è su una rotta insostenibile…
…non è un problema di qualche percentuale in più o in meno… è la rotta mercantilista, l’idea delle classi conservatrici, di un pezzo importante delle classi dirigenti progressiste di far diventare l’Europa come la Germania, e di crescere attraverso le esportazioni… non funziona, non è un aggiustamento. Dobbiamo guardare INDIETRO…
Ieri Olly Rhen, con una cecità ideologica che rasenta l’incredibile… ha detto “stiamo andando bene”… un’altra decina d’anni e forse arriviamo a crescere l’1% del PIL… cioè dopo 5 anni quando hai perso 10-15-20 punti di PIL cresci dello zero virgola… Ci sono risultati positivi? Con una disoccupazione che continua ad aumentare?
…questa Europa non funziona, se facciamo finta che basti qualche correzione a margine, andiamo a sbattere. Abbiamo bisogno di una correzione radicale!
…è la politica che manca…
…La Commissione non è un organismo tecnico, la commissione è un organismo politico. Ce l’hanno raccontato in questi anni come tecnico, ma è un organismo profondamente politico. E il fatto che chi la va a presiedere è indicato dai partiti politici è una svolta culturale e politica di grandissimo rilievo.
Dobbiamo giocare in modo discontinuo, in questa fase, altrimenti noi rischiamo di rimanere al margine.”
Direzione Nazionale del PD – Intervento di Stefano Fassina (27 febbraio 2014)