INCONTRI CITTADINI, RIONALI O AMICALI DELL'ARS
Stefano D'Andrea
Si vanno esaurendo gli incontri regionali dell'ARS. Tra quelli programmati manca soltanto quello ligure che si svolgerà il 5 ottobre. Anzi, approfitto dell'occasione per comunicare che è mutata la sede: il 5 ottobre militanti e simpatizzanti liguri dell'ARS si incontreranno a Genova, in via Porta d'archi 3/1 presso la sede della cub trasporti (dietro Via XX Settembre, zona centro).
Gli incontri regionali hanno registrato una partecipazione più limitata rispetto alle aspettative, perché ovunque persone contattate (o che ci avevano contattato) anche pochi giorni prima o addirittura il giorno prima e che avevano assicurato la loro presenza, per ragioni varie, non hanno poi partecipato agli incontri.
Tuttavia molti incontri sono stati certamente un successo, non soltanto per la qualità dei simpatizzanti e per la strettissima affinità o coincidenza delle loro analisi e proposte con quelle dell'ARS, bensì per il numero di nuovi soci che hanno aderito (ai quali vanno aggiunte altre persone che sono dovute andare via prima della conclusione ma hanno dichiarato che si iscriveranno): 11 nuovi soci a Roma, 7 a Milano, 5 a Pescara, 5 a Bari, 4 a Firenze, 5 a Torino, 2 a Padova e, come detto, in molte regioni si attendono associazioni da parte di coloro che non hanno formalizzato l'adesione ma hanno dichiarato di voler aderire. Complessivamente, tenuto conto che ancora deve essere svolto l'incontro di Genova, i 9 incontri programmati hanno portato certamente più di 50 adesioni. E forse 60. E si tratta di militanti reali, non virtuali, che sono venuti ad incontrarci, muovendosi molto spesso dalla città di residenza.
Pertanto il giudizio sull'iniziativa “incontri regionali” è certamente molto positivo.
Ora è necessario proseguire lungo la strada intrapresa, moltiplicando gli incontri e riducendo enormemente il lavoro di militanza necessario per organizzarli.
In ognuna delle regioni nelle quali si sono svolti incontri regionali, nonché in quelle ugualmente coinvolte negli incontri (alcuni erano interregionali) è necessario procedere con rapidità e informalità all'organizzazione di incontri cittadini, rionali o amicali.
Traggo esempio dalle possibilità che sono sorte durante l'incontro laziale, al quale sono stato presente. Ciò che scriverò può essere senz'altro esteso, mutatis mutandis, agli altri gruppi regionali.
Il gruppo di ARS Lazio è certamente in grado di organizzare nel periodo ottobre-novembre incontri cittadini nelle seguenti città, dove risiedono soci: Nettuno, Colleferro, Rieti, Velletri, Viterbo, Civita Castellana, Tivoli e Aprilia.
Il gruppo ARS Lazio, avendo un certo numero di soci romani, è certamente in grado di organizzare incontri amicali o rionali a Roma.
Pertanto il gruppo ARS Lazio nei mesi di ottobre e novembre è certamente in grado, senza grosse difficoltà, di svolgere 10 incontri cittadini, amicali o rionali.
Quali caratteri devono avere questi incontri?
1) Non è necessario né utile pubblicizzarli in rete; in rete si darà notizia soltanto dell'incontro svolto e dei risultati: i nuovi associati.
2) Possono e anzi devono svolgersi nelle case o in sale da the o prestate da circoli o associazioni locali.
3) Non vi devono essere costi per la sala, per le attrezzature (si parla senza microfono), per le locandine o per altro.
4) E' assolutamente necessario che il socio organizzatore ed eventualmente ospitante (nella propria abitazione) assicuri la presenza di almeno altre 5 persone interessate o almeno curiose o certamente sovraniste; 5 persone sono il minimo ma sono più che sufficienti per giustificare l'incontro; ovvio che 10, 15 o 20 sono meglio.
5) All'incontro devono partecipare due soci relatori della regione o provenienti da regioni limitrofe, salvo che il socio ospitante sia già un oratore (presentatore dell'ARS) o ci tenga a svolgere il ruolo di oratore; in quest'ultimo caso, è sufficiente che un solo relatore venga da fuori.
6) Potranno essere svolti anche nei giorni feriali, nel tardo pomeriggio o nell'ora dell'aperitivo-cena.
7) L'organizzatore potrà anche non essere un socio, bensì un simpatizzante che era molto interessato a venirci a conoscere e per una o altra ragione non è stato presente all'incontro regionale.
Se in ognuna delle 9 regioni nelle quali abbiamo già svolto gli incontri regionali, nei mesi di ottobre e novembre saranno organizzati 10 incontri cittadini, amicali o rionali, noi svolgeremo in due mesi 90 incontri con sovranisti, curiosi e persone interessate. Certamente troveremo un buon numero di nuovi associati.
I sollecitatori regionali della militanza sono pregati di attivarsi prima possibile per chiedere a 10 soci o simpatizzanti di organizzare gli incontri, precisando i caratteri che gli incontri devono avere. L'organizzazione (invero poca cosa) ricadrà tutta esclusivamente sul socio o simpatizzante ospitante. I sollecitatori dovranno invece organizzare, scegliere e abbinare gli oratori.
Sia chiaro che ovunque si va per presentare l'ARS e per chiedere l'adesione (o, in subordine, una dichiarazione di simpatia accompagnata dai recapiti personali), non a fare conferenze e a limitarsi a dire: l'ARS esiste.
Bisogna dire: l'ARS esiste, è questa, perciò aggregatevi! Vi chiediamo di associarvi!
Nel Lazio bisogna aggiungere anche Frosinone, dove io e Fiorenzo Fraioli stiamo programmando, per i prossimi mesi, una serie di incontri.
Sono forse utili alcune semplici considerazioni in termini numerici. Se ogni iscritto portasse almeno tre persone, e ciascuna di queste a sua volta ne portasse altre tre e così via, al quarto passaggio saremmo circa 15'000 persone, al quinto 50'000. Lo dico soprattutto a coloro che hanno ancora una fede incrollabile nel potere della pubblicità, e ritengono inefficace o comunque "zoppa" l'azione sul territorio senza che vi sia un dispiegamento di potenti mezzi di comunicazione di massa.
E' importante invece spiegare bene il valore e il dovere della militanza politica. Sarebbe sufficiente che ciascuno di noi trovasse in media 3 nuovi soci militanti, per il raggiungimento di una massa critica di persone. A quel punto sarebbero i media a voler venire da noi, e non il contrario.
Ovviamente non ci si aspetta che tutti organizzino incontri, ma è legittimo attendersi che tutti perlomeno partecipino e spingano a partecipare.