Verbali riunioni del Comitato Direttivo dell’ARS del 30 settembre 2015

Associazione Riconquistare la Sovranità

Verbale riunione del Comitato Direttivo del 30.09.2015

 

Alle ore 20:45 del 30.09.2015 in seguito a convocazione effettuata telematicamente, si è riunito il Comitato Direttivo dell’ARS.

La riunione si è svolta in video conferenza tramite web conference “GoToMeeting” e sono intervenuti n° 14 membri su 17 (non convocati Luciano Del Vecchio e Anna Biancalani, in quanto membri del Collegio dei Probiviri), come da foglio di presenze allegato.

Il Presidente, previo controllo della regolarità delle convocazioni, dichiara il Comitato Direttivo validamente costituito e invita a discutere e a deliberare sul seguente ordine del giorno:

1) valutazione di una lettera (allegata) inviata da alcuni soci che segnalano eventuali scorrettezze e slealtà compiute da un socio.

Dopo ampia discussione il Comitato Direttivo,

DELIBERA:

1) sull’unico punto all’ordine del giorno, all’unanimità, quanto segue.

A) Con riguardo al punto n. 2) di cui alla lettera, è grave che, partecipando ad un incontro volto a spiegare a due simpatizzanti cosa è l’ARS, il socio A.C. abbia affermato che l’ARS avrebbe dovuto cavalcare i temi del segretario della Lega, Matteo Salvini. È altresì grave che abbia dichiarato che noi dell’ARS “siamo a favore della famiglia tradizionale”. Tale ultima dichiarazione, che se intesa in senso vago è addirittura priva di senso – chi è che è contrario alla famiglia tradizionale? – se intesa in senso più ristretto non corrisponde al contenuto del Documento sui diritti civili bioetici approvato dall’ARS e non trova alcun riscontro nei documenti ufficiali dell’ARS.

Infatti, il socio che partecipi ad un incontro con simpatizzanti e curiosi è tenuto:

a) ad esprimere le analisi e le proposte dell’ARS che risultano dai documenti ufficiali, nonché a chiarire l’organizzazione, le modalità d’azione e il progetto dell’ARS. Insomma ad esprimere cosa è l’ARS;

b) a non esprimere ciò che secondo il suo irrilevante e non controllato dall’associazione punto di vista l’ARS deve essere.

Tutti i soci che tengano comportamenti contrari al punto b) indeboliscono l’ARS, rischiano di farla apparire per ciò che non è o non sarà, infastidiscono i soci che hanno un altro punto di vista, vanificano o rischiano di vanificare l’impegno di altri soci che hanno partecipato all’incontro e il lavoro di chi lo ha organizzato; rischiano infine di far entrare nell’ARS persone che non troveranno all’interno dell’associazione ciò che si attendevano e, o ostacoleranno l’esecuzione del progetto, o si allontaneranno ben presto, tradendo eventualmente affidamenti fatti sulla loro militanza, rendendo così improduttivo il lavoro di militanza di altri soci che sui nuovi arrivati (per errore) avranno fatto affidamento.

Si tratta, dunque, ad avviso del Comitato Direttivo, di un contegno che integra un illecito, per violazione dell’art. 5, 4° comma dell’atto costitutivo, che impone contegni leali e corretti verso i soci e implicitamente verso l’associazione (ossia i soci complessivamente considerati).

Quando un socio dell’ARS parla a nome dell’ARS o comunque presenta l’ARS a curiosi o simpatizzanti deve tacere su ciò che, a suo soggettivo arbitrario e non controllato avviso, l’ARS dovrebbe essere o fare in futuro.

B) Con riguardo al punto n. 3) è molto grave sia che il socio A.C. abbia addirittura precisato che l’ARS dovrebbe usare “il linguaggio” di Salvini, sia, soprattutto, che abbia reiterato il comportamento scorretto e sleale nei confronti dei soci e dell’associazione, comportamento indisciplinato e potenzialmente distruttivo, mostrando disinteresse per l’ARS, e per i soci e amici. Considerato che il socio A.C. era stato avvisato e richiamato alla disciplina dagli altri soci si tratta di un illecito grave. Il medesimo illecito, se ripetuto dopo l’avvertimento amichevole, è illecito grave.

C) Con riguardo al punto 6) è gravissimo che il socio A.C. abbia dichiarato in pubblico o comunque a curiosi che i soci dell’ARS sarebbero “nazionalisti di sinistra”.

Questa affermazione contrasta con un carattere dell’ARS, la quale ha scelto, fin da principio, di non autoqualificarsi, e dunque viola l’identità dell’ARS, costituendo un comportamento sleale nei confronti dell’associazione.

La regola che ci siamo dati e che abbiamo sistematicamente e universalmente osservato, dice che ogni socio, può qualificare l’ARS come vuole, muovendo dai propri criteri di giudizio e utilizzando le proprie capacità di giudizio; ma il singolo socio può esternare questa sua convinzione in privato, non quando parla in pubblico a nome dell’ARS o sulla sua pagina Facebook (dove, essendo anche pubblica, il socio può parlare di temi estranei all’ARS ed esprimere tutti i punti di vista che vuole ma non può fare affermazioni che contrastino con l’identità, il progetto e le proposte dell’ARS).

Noi non vogliamo come nuovi soci coloro che hanno bisogno che l’ARS si autoqualifichi (di sinistra, di centrosinistra, di centro, di centrodestra o di destra). È questa la prima ragione per la quale ci siamo dati la regola di non autoqualificarci. Con il contegno tenuto il socio A.C. vuole ciò che l’ARS non vuole.

Inoltre, noi abbiamo anche soci che provengono anche dalla destra, dal centrodestra, dal centro e dal centrosinistra, sicché il contegno tenuto dal socio A.C. è altresì scorretto nei confronti dei soci che provengono dal centrosinistra, dal centro, dal centrodestra e dalla destra, oltre che, in realtà, dei soci che provengono dalla sinistra ma hanno volutamente scelto di entrare in una formazione che non si autoqualifichi.

Il contegno tenuto dal socio A.C. può inoltre costituire un invito agli altri soci ad usare a proprio piacimento le qualifiche che essi danno dell’ARS. Potrebbero esserci soci che diranno in pubblico che l’ARS è una associazione di centro sinistra, altri che è socialdemocratica, altri che si colloca nella destra sociale, altri ancora nella destra repubblicana, altri nell’area scomparsa centro-sociale. Per questa via il contegno tenuto dal socio A.C. è divisorio e potenzialmente distruttivo dell’unità dell’ARS, dunque sleale nei confronti dell’associazione.

Siamo dunque in presenza di un illecito grave perché lesivo al tempo stesso della identità dell’ARS sotto in uno dei profili più singolari e scorretto nei confronti dei soci.

D) Le considerazioni testé svolte valgono, mutatis mutandis, per la qualifica di “nazionalisti”, certamente rifiutata, nei discorsi privati, dalla quasi totalità dei soci dell’ARS (eccettuati coloro che considerano assolutamente fungibili i termini patriottismo e nazionalismo). I documento parlano di Patria e di patriottismo. Dunque ciò che si può e deve dire è che l’ARS è una associazione patriottica. Il socio che preferirebbe un’altra qualifica deve usare quella scelta dall’ARS.

Anche l’uso di questa qualifica integra dunque il illecito grave, perché lesivo al tempo stesso della identità dell’ARS sotto in uno dei profili più singolari e scorretto nei confronti dei soci.

E) Sempre con riguardo al punto 6) è gravissimo che il socio A.C., svolgendo un comizio in una iniziativa dell’ARS, nella quale doveva parlare a titolo di socio dell’ARS e per l’ARS, si sia lasciato andare a dichiarazioni contro il Papa dato che nei documenti dell’ARS non si trova nessuna posizione antipapalina.

Il socio dell’ARS che parli per l’ARS e a nome dell’ARS deve esporre soltanto le analisi e le proposte dell’ARS, attenendosi, nella misura maggiore della quale è capace, al linguaggio dei documenti.

Anche in questo caso siamo in presenza di un illecito grave, che contravviene al più elementare buon senso, che esprime il totale disinteresse per l’ARS, per i documenti, per il linguaggio e i temi dell’ARS, e la chiara volontà di utilizzare l’associazione per esprimere la propria personalità, la propria visione, i propri temi: il contegno tenuto, offende i soci che hanno diverse idee e diffonde una idea dell’ARS che non corrisponde alla verità, offendendo tutti i soci e dunque l’associazione.

F) I fatti descritti nei numeri 1, 4, 5 e 7 vanno considerati assieme.

  1. Chiedere di avere un “ruolo” (punto 5) appena entrato, anziché conquistarselo con l’umiltà, la disciplina, il rispetto dello statuto, del linguaggio dell’ARS, dei numerosi vincoli identitari, costituisce un illecito, in quanto ogni ruolo esistente viene riconosciuto in base alla valutazione della durata e della quantità della militanza, della correttezza e lealtà nei confronti dei soci, dei risultati conseguiti, della capacità di fare gruppo e di stare nel gruppo.

  2. Esprimere giudizi sulla inutilità di una socia (punto 5) che, tra l’altro si è fino ad ora impegnata con umiltà e disciplina e ha già portato in assemblea e ai nostri incontri romani una simpatizzante, cosa che il C. ancora non è riuscito a fare (salvo una persona che non aveva nessuna conoscenza dell’ARS e che nell’incontro, anziché voler conoscere l’ARS, illustrava ai soci presenti la sua asserita esperienza politica), è un atto sleale nei confronti dei soci, sia della socia alla quale era riferito il “giudizio” sia dei soci tutti, perché idoneo ad ostacolare quella comunanza che tante volte abbiamo detto dover essere il destino della militanza (“la militanza che lievita in comunanza”).

  3. Quanto al punto 7) telefonare alla socia Martina Carletti chiedendo ragioni dell’assenza di suoi commenti sotto il suo post, “taggare” il Presidente dell’ARS a mettere un “mi piace” sotto il medesimo post e lamentarsi per il fatto di non essere l’autore del post che sarebbe stato pubblicato su Appello al Popolo sono atti in sé non illeciti, ma che il Comitato Direttivo si sente di additare ai soci come comportamenti assolutamente non opportuni; dichiarare che in seguito si sarebbe coordinato con il socio Petrucci, anziché con il socio Leone, coordinatore regionale, è atto scorretto nei confronti del Leone, e dunque un illecito, e che dimostra mancanza di rispetto per l’associazione, per il lavoro svolto in tre anni in un clima di amicizia di rispetto e di correttezza assoluti, atto volto a generare divisioni personalistiche estranee allo stile che l’ARS ha dimostrato di avere.

Per tutti i numerosissimi illeciti segnalati, gravi o gravissimi, reiterati e tenuti in soli quattro mesi di militanza, pausa estiva compresa e siccome, ad avviso del Comitato Direttivo, non esiste alcuna ragione per dubitare che ben dieci soci, fino ad ora umili, disciplinati, seri, laboriosi, corretti e amici di tutti, si siano inventati i fatti riportati in ragione di un inspiegabile odio collettivo nei confronti del socio A.C., il Comitato Direttivo crede che il socio debba essere escluso dall’Associazione, ai sensi dell’art 4 dell’Atto Costitutivo.

Tuttavia, prima di comunicare la lettera di denuncia di alcuni soci e la presente delibera, come atto di accusa, al Collegio dei Probiviri, il Comitato Direttivo invita il socio A.C. a rassegnare le dimissioni, dandogli 5 giorni di tempo dalla pubblicazione della presente delibera, per comunicarle al Comitato Direttivo, con lettera inviata a italiasovrana@gmail.com. Il Comitato Direttivo incarica quindi il segretario Lorenzo D’Onofrio di comunicare la presente delibera al socio A.C., sia via email (utilizzando l’indirizzo sopra riportato) che mediante messaggio Facebook.

In mancanza di comunicazione del recesso entro cinque giorni, Lorenzo D’Onofrio dovrà comunicare via email al Collegio dei Probiviri la lettera di denuncia e la presente delibera, chiedendo che il socio A.C. sia sottoposto a giudizio per i fatti sopra indicati e per le ragioni sopra evidenziate.

Alle ore 21:50 il Presidente, rilevata l’assenza di ulteriori argomenti da trattare, dichiara sciolta la riunione del Comitato Direttivo.

Il Segretario                                                                                                                       Il Presidente

Lorenzo D’Onofrio                                                                                                           Stefano D’Andrea

Allegato 1

Associazione Riconquistare la Sovranità – foglio presenze riunione Comitato Direttivo del 30.09.2015

Membri

Stefano D’Andrea (Presidente)

Presente

Lorenzo D’Onofrio (Segretario)

Presente

Aaron Paradiso

Presente

Alessandro Pasetti

Assente

Andrea Franceschelli

Assente

Davide Visigalli

Presente

Giampiero Marano

Presente

Gianna Glionna

Presente

Gianluigi Leone

Presente

Gian Marco Onorati

Presente

Luca Cancelliere

Presente

Massimiliano Veneziani

Assente

Mario Giambelli

Presente

Martina Carletti

Presente

Rico Semeraro

Presente

Roberto Mora

Presente

Stefano Rosati

Presente

Il Segretario                                                                                                                       Il Presidente



Associazione Riconquistare la Sovranità

Verbale riunione del Comitato Direttivo bis del 30.09.2015

 

Alle ore 21:50 del 30.09.2015 in seguito a convocazione effettuata telematicamente, si è riunito il Comitato Direttivo dell’ARS.

La riunione si è svolta in video conferenza tramite web conference “GoToMeeting” e sono intervenuti n° 15 membri su 19, come da foglio di presenze allegato.

Il Presidente, previo controllo della regolarità delle convocazioni, dichiara il Comitato Direttivo validamente costituito e invita a discutere e a deliberare sul seguente ordine del giorno:

1) progettazione delle presentazioni dell’ARS mediante proiezione del documentario su Federico Caffè;

2) prosecuzione della discussione sul seminario da svolgere in Puglia;

3) varie ed eventuali.

Dopo ampia discussione il Comitato Direttivo,

DELIBERA:

1) sul primo punto all’ordine del giorno, all’unanimità, di rinviare la discussione;

2) sul secondo punto all’ordine del giorno, all’unanimità, ipotizzando anche la possibilità di spostare il seminario a Napoli, di incaricare Rico Semeraro per la Puglia e Simone Molica per la zona di Napoli di individuare la località e la struttura nella quale poter svolgere il seminario; delibera inoltre all’unanimità di individuare come primi temi per il seminario il progetto per le elezioni amministrative e gli aspetti tecnici dell’amministrazione degli enti locali;

3) nulla sulle varie ed eventuali.

Alle ore 22:45 il Presidente, rilevata l’assenza di ulteriori argomenti da trattare, dichiara sciolta la riunione del Comitato Direttivo.

Il Segretario                                                                                                                       Il Presidente

Lorenzo D’Onofrio                                                                                                           Stefano D’Andrea

 

Allegato 1

Associazione Riconquistare la Sovranità – foglio presenze riunione Comitato Direttivo del 30.09.2015

Membri

Stefano D’Andrea (Presidente)

Presente

Lorenzo D’Onofrio (Segretario)

Presente

Aaron Paradiso

Presente

Alessandro Pasetti

Assente

Andrea Franceschelli

Assente

Anna Biancalani

Assente

Davide Visigalli

Presente

Giampiero Marano

Presente

Gianna Glionna

Presente

Gianluigi Leone

Presente

Gian Marco Onorati

Presente

Luca Cancelliere

Presente

Luciano Del Vecchio

Presente

Massimiliano Veneziani

Assente

Mario Giambelli

Presente

Martina Carletti

Presente

Rico Semeraro

Presente

Roberto Mora

Presente

Stefano Rosati

Presente

Il Segretario                                                                                                                       Il Presidente

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