Ciampi (1995): UE strumento per sposare libero mercato

Il 15/05/1995 Carlo Azeglio Ciampi, già Governatore della Banca d’Italia (1979-1993), ex presidente del consiglio (1993-1994), futuro ministro del tesoro (1996-1999) e futuro  Presidente delle Repubblica italiana (1999-2006), di fronte ad una platea di studenti della università la Sapienza, tiene un discorso nel quale oltre a dichiarsi: “profondo assertore dell’unità d’Europa”, rivela che lo SME è stato uno ” strumento importante per giungere all’UNIONE EUROPEA”.
Ci rivela altresì che gli scopi che muovevano la voglia di Unione Europea provenivano dal raggiungimento di taluni obiettivi: “agganciare l’Italia a istituzioni internazionali quale strumento per impedire la spirale inflazionistica, al tempo stesso quale strumento anche per impedire l’allargamento della sfera pubblica”, per arrivare quindi a ” sposare, ma anche applicare le regole del libero mercato “.

QUESTE DICHIARAZIONI OGGI SUONANO COME LA CONFESSIONE DELLA SVENDITA AD UN ORGANISMO SOVRANAZIONALE DELLA SOVRANITA’ DEL POPOLO ITALIANO E DELLA SUBORDINAZIONE DEI PRINCIPI ECONOMICI COSTITUZIONALI ALLE REGOLE DEL LIBERO MERCATO.

CI LIBEREREMO!!!

Le parole di Carlo Azeglio Ciampi:

“Sono stato, sono sarò sempre un profondo assertore dell’unità d’Europa.
Mi sono trovato ad essere partecipante alla preparazione del Sistema Monetario Europeo (SME ndr) ed essere soprattutto Governatore (della Banca D’Italia ndr) appena e sei mesi dopo dall’inizio del Sistema Monetario Europeo (SME ndr). Come sapete il sistema entrò in funzione nel marzo del 1979 e io cominciai ad esercitare le funzioni dl governatore nell’ottobre di quell’anno.
Avevo partecipato prima, insieme al governatore Baffi,  a tutte le riunioni preparatorie di quegli incontri, quindi ho vissuto l’esperienza dello SME nella sua interezza, l’ho vissuto considerandolo sempre come uno strumento importante per giungere all’UNIONE EUROPEA e al tempo stesso come occasione per l’Italia di stroncare il male endemico dell’Italia che per tanti anni è stato l’INFLAZIONE.
D’altra parte questo obiettivo coincideva pienamente con quello che è l’obiettivo fondamentale per un banchiere centrale: quello della stabilità dei prezzi, anche se è questo obiettivo non è formalmente iscritto nei testi sacri della banca centrale italiana, tuttavia esso lo è di fatto nello spirito di ogni banca centrale dell’occidente.
Nel partecipare alle SME ho sempre tenuto presenti due principi che credo che hanno sempre guidato e che credo fossero anche propri di precedenti governatori:  quello di agganciare l’Italia a istituzioni internazionali quale strumento per impedire la spirale inflazionistica, al tempo stesso quale strumento anche per impedire l’allargamento della sfera pubblica.
D’altra parte associarsi ad un unione del genere (UE)  significa anche non solo sposare, ma anche applicare le regole del libero mercato, e applicare le regole del libero mercato significa nel campo  finanziario andare al di là dello stretto valore tecnico, perché significa dare in sostanza la possibilità ai cittadini di esprimere sui mercati, direi quotidianamente, un voto sulla politica che il proprio governo sta seguendo.”

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