Che differenza c'è fra chi definisce gli ITALIANI PECORE e i fanatici del VINCOLO ESTERNO?

di Lorenzo D’Onofrio (ARS Abruzzo)

Uno sguardo ai numeri delle elezioni europee.
Elettori italiani: 49.256.169
Elettori PD: 11.172.861
Italiani NO PD: 38.083.308

elettori PD

Riflettiamo su questi numeri: che differenza c’è fra chi definisce gli ITALIANI PECORE e i fanatici del VINCOLO ESTERNO?

Cerchiamo di capirci: è impossibile negare che in Italia ci siano degli evidenti problemi. Del resto 30 anni di TV commerciale non si cancellano in un attimo.

Ma è necessario combattere con decisione quell’insopportabile e troppo diffuso atteggiamento anti-italiano.

Bisogna evitare di perpetrare quella logica del vincolo esterno che ci ha portato a rinunicare ad ogni presidio democratico, alla possibilità di attuare politiche economiche finalizzate al soddisfacimento dei bisogni dei cittadini.

Bisogna rifiutare quella logica che ci ha portato a porre i Mercati al di sopra della Costituzione.

Guardiamo i dati delle ultime elezioni europee: il PD è stato votato dal 22,6% degli elettori totali, mentre cresce il numero di chi non si identifica più in nessun partito.

Ciò che manca è l’offerta politica!

Ma allora: quelli che ritengono che gli italiani siano solo un gregge di pecore e guardano speranzosi alla Francia “rivoluzionaria”, vogliono solo cambiare padrone ed aspettano che lo scettro passi da Berlino a Parigi, o vogliono lavorare per creare una nuova classe dirigente italiana?

Quelli che aspettano una liberazione che giunga dall’esterno, che idee hanno per un eventuale dopo? Da chi vorrebbero essere governati?

Una delle grosse peculiarità del caso francese sta nell’offerta. Si sbaglia a giudicar male l’Italia valutando solo il lato della domanda politica, quando le carenze sono soprattutto (non solo, probabilmente, ma soprattutto) dal lato dell’offerta.

Marine Le Pen può piacere o meno, ma ha una linea chiara, netta e la porta avanti da anni.

In Italia non c’è nulla di simile: i partiti che si sono improvvisati NO EURO (di certo non sovranisti) fino a pochi mesi prima erano dall’altra parte.

I numeri dicono che ci sono 22 milioni di italiani che non hanno trovato un’offerta politica ritenuta adeguata, più altri 5 milioni di italiani che si sono buttati sul M5S in cerca di cambiamento: bisogna lavorare su questi dati per costruire una vera offerta politica sovranista.

Lo spazio per lavorare esiste: come abbiamo più volte ripetuto, in politica è l’offerta a creare la domanda.

I sovranisti, con l’ARS in prima linea, hanno idee chiare che si sostanziano nell’attuazione del programma costituzionale.

Quanti italiani possono essere in disaccordo su questo?

Diamoci da fare allora! Lavoriamo insieme!

Noi dell’ARS ce la stiamo mettendo tutta: l’8 giugno saremo a Roma per la nostra III Assemblea Nazionale ed invitiamo tutti coloro che ancora si sentono orgogliosi di essere ITALIANI a venirci a conoscere, per valutare se se la sentono di aiutarci a costruire quell’offerta politica sovranista, della quale sempre più cittadini avvertono la necessità: vogliamo riportare LA COSTITUZIONE SOPRA TUTTO!

CI LIBEREREMO!

Print Friendly, PDF & Email

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: