Giuseppe Dossetti: il finalismo statale

(…) il finalismo statale non si soddisfa con interventi episodici; esso deve ormai specificarsi nella individuazione di un compito concreto che sia la modalità di realizzazione in questa concreta situazione storica, per ogni singolo stato, per ogni singola struttura sociale, di quel grado, di quella tappa di marcia verso il bonum humanum simpliciter che storicamente si vede possibile e doveroso.

Occorre quindi che non ci si accontenti di un finalismo statale generico, astratto, indeterminato, episodico, sollecitato dallo stimolo delle esigenze quando queste assumono un grado supremo di asprezza; ma occorre che alla base del patto politico, all’inizio di ogni azione, di ogni periodo dell’azione statale, si fissi una scelta fondamentale – un grado, una tappa del compito storico – e intorno ad essa si organizzi tutto il resto dell’azione statale per quel determinato periodo. (…)

Uscire in modo netto dall’interventismo episodico, che è addirittura controperante, ed entrare invece in una forma di azione statale sintetica e sistematica, è l’unica condizione per porre fine all’extraterritorialità e all’immunità della società economica e al predominio del potere economico sull’ordinamento giuridico
Giuseppe Dossetti, Funzioni e ordinamento dello Stato moderno (1951)
Print Friendly, PDF & Email

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: